Le attività svolte nei primi 10 anni di Eco d'Africa Onlus
_STRADA
Una delle difficoltà che impedisce i collegamenti e la comunicazione tra i villaggi è l’assenza quasi completa di strade. Questo fa si che le comunità più piccole spesso siano isolate e che, in caso di emergenza, non si possa avere facilmente aiuto. Le enormi distanze ostacolano l’arrivo dei prodotti, compresi quelli di prima necessità. Quando invece si riesce ad avere i permessi per costruire una strada sembra che si dia la priorità a interessi più materiali, mettendo in secondo piano o non considerando, i bisogni reali del popolo.
Tra il 2010 ed il 2015 l’associazione ha sostenuto la diocesi di Awassa, attraverso il progetto missionario della diocesi di Velletri Segni, contribuendo all’acquisto di una ambulanza a servizio delle cliniche della diocesi. I mezzi di emergenza spesso rappresentano la sola possibilità, per i malati più gravi, di arrivare dalle piccole cliniche agli ospedali più grandi e attrezzati delle città, avendo così una possibilità di salvezza.
E’ viaggiando che si trova la saggezza.
TERRA
Una cosa che ti colpisce dell’Etiopia è la sua terra. Terra rossa che fa parte del popolo e che entra a far parte anche di te, terra polverosa e secca quando è asciutta, fangosa e pesante quando è bagnata. Una terra che è luogo di vita ma che diventa anche “pietra” per le loro case.
Tra il 2010 ed il 2015 l’associazione ha sostenuto e portato avanti diverse adozioni a distanza nelle piccole comunità di Gosa e Soddu Abala. Queste adozioni hanno permesso a diversi bambini di avere la sicurezza di poter studiare attraverso la fornitura di materiale scolastico, della merenda, oltre che ad un piccolo sostegno economico alla famiglia di appartenenza. Ci sono molti villaggi, i più piccoli, i più nascosti, dove lo studio rimane ancora un’opportunità riservata a pochi.
L’amore, come la pioggia, non sceglie l’erba su cui cadere.
ODORI
Camminando tra le capanne si sente una miscela di odori, di persone che condividono la propria casa con i loro animali, di fuochi accesi della sera che impregnano l’ambiente in cui si vive, della terra asciutta, del sudore della fatica del lavoro, dell’assenza di tante cose che invece per noi sono scontate e costituiscono la nostra quotidianità.
Tra il 2014 e id il 2015 l’associazione ha sostenuto la scuola cattolica della comunità di Gosa attraverso l’acquisto di diversi banchi scolastici. Le aule delle scuole spesso sono prive di qualsiasi cosa, solo una lavagna ed un pavimento su cui sedersi, i banchi, pochi, stretti e molto affollati diventano scomodi. Aule belle, comode e confortevoli aiutano senza dubbio lo studio dei ragazzi e dei bambini, un’opportunità di crescita e futuro.
Mille passi iniziano sempre da uno.
LUCE
In Etiopia, soprattutto nei piccoli villaggi, il ritmo della vita è scandito dalla presenza della luce. Non essendoci sempre, ed in maniera continua l’elettricità, quando fa buio tutto si ferma. È il momento in cui la famiglia si riunisce, si cucina quel poco che si ha, si prepara la capanna per la notte, avvolti dal solo bagliore di un fuoco. Per i più fortunati una candela o una torcia ad energia solare a rischiarare l’ambiente.
Tra il 2016 ed il 2017 , l’associazione, nella comunità di Fullasa, attraverso le suore presenti sul territorio, ha acquistato circa 100 taniche per la raccolta dell’acqua. Questa zona infatti non presenta risorse idriche o possibilità di reperire acqua in maniera semplice. Il modo più facile è quello di raccogliere l’acqua piovana. Le taniche donate alla popolazione permettono a queste famiglie di avere una ‘’riserva’’ di acqua sempre a disposizione.
La dove ci si ama, non scende mai la notte.
CURA
Prendersi cura è, tra le altre cose, avere consapevolezza delle piccole pratiche che possono migliorare la vita, impedendo il sorgere di malattie e infezioni evitabili. Bere acqua pulita, l’igiene personale, avere cura dell’ambiente in cui si vive, sono le fondamenta per stare meglio. Spesso però, anche se a noi possono sembrare cose banali, in Etiopia non lo sono. La difficoltà nel reperire elementi primari quali per esempio l’acqua, impediscono la messa in pratica di queste buone abitudini, diventando nel tempo anche un problema culturale.
Tra il 2016 ed il 2018 l’associazione ha sostenuto e sostiene la clinica cattolica di Fullasa attraverso l’acquisto di materiale sanitario, e strumentazione necessaria allo svolgimento delle attività praticate. Le piccole cliniche rappresentano per la maggior parte della popolazione più povera l’unica possibilità di essere visitati e ricevere una cura. I grandi ospedali infatti sono spesso troppo lontani da raggiungere e troppo costosi per poter essere presi in considerazione.
Il cammino attraverso la foresta non è mai lungo se si ama la persona che si va a trovare.
FRASTUONO
In questa terra tutto è frastuono. Il silenzio è talmente profondo da produrre frastuono. Frastuono lo creano gli improvvisi acquazzoni che inondano i villaggi e smuovono la terra. Frastuono lo fa un albero che cresce, il canto festoso delle donne , i bambini che giocano, che ti sorridono, che sopravvivono, una piccola scuola che insegna a progettare per un futuro diverso che sa di speranza.
Nel 2017 l’associazione ha sostenuto l’istituto scolastico cattolico e l’asilo della comunità di Fullasa attraverso l’acquisto di materiale scolastico. Spesso molti bambini pur andando a scuola non possono avere un libro su cui studiare, un quaderno su cui scrivere, una penna, una matita . Le missionarie presenti sul territorio, che spesso insegnano in queste scuole sono attente a queste situazioni e cercano di fornire il materiale indispensabile allo studio ai bambini più bisognosi.
Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme è la realtà che comincia
SAPORI
I sapori di questa terra derivano dai frutti che essa produce, elementi essenziali per il loro sostentamento sono i cereali, il caffe, qualche ortaggio, le radici. Le spezie, sono destinate ad insaporire e conservare le carni, che solo poche famiglie hanno la possibilità di procurarsi.
Nel 2017 l’associazione ha fornito diversi medicinali alla clinica cattolica di Fullasa. Le piccole cliniche nei villaggi infatti, se pur ben fornite, non riescono a rispondere alla grande richiesta di cure che ricevono. Le malattie e i problemi di salute più diffuse sono quelle legate alla scarsa igiene, infezioni intestinali, malnutrizione, tubercolosi e molto altro. Le medicine sono poche e non sempre si ha la cura giusta per la giusta patologia.
I semi di oggi saranno la foresta di domani.
PRESENZA
Una presenza importante, che tocca concretamente questo popolo e la loro vita, è quella dei missionari che operano per tutti, a prescindere dal culto che si professa, e dalla condizione sociale. Le suore e i sacerdoti che spendono le loro forze sul territorio sono quella presenza, quella base sicura, a cui potersi rivolgere. Dall’assistenza alle famiglie, alla cura della scuola, al cercare di rompere quegli schemi culturali, per la costruzione di un futuro migliore, nonostante i tanti ostacoli e difficoltà burocratiche e pratiche che incontrano nel loro operare.
L’associazione durante il 2018 ha sostenuto l’asilo della comunità di Fullasa attraverso l’acquisto di merende giornaliere per un anno intero per tutti i bambini. La merenda giornaliera, se pur semplice, rappresenta per molti di questi bambini uno dei pochi pasti certi e sicuri della giornata, un piccolo gesto contro la malnutrizione e un incentivo alla frequentazione della scuola. Le suore inoltre sono molte attente anche alla diffusione di quelle pratiche elementari banali ma non scontate e non sempre attuabili in questa terra, come ad esempio il lavarsi accuratamente le mani prima di fare la merenda.
È cieco chi guarda solo con gli occhi.
TESSUTI
Oltre ad essere una delle loro tradizioni artigianali, l’uso di alcuni tessuti, scandisce il ritmo di alcune ricorrenze, sottolineando l’importanza di quel momento. Un popolo fatto di riti, usanze, gesti, canti e danze, tessuti che si tramandano nel tempo.
Durante il 2017 e 2018 l’associazione ha sostenuto la clinica di Fullasa attraverso il sostegno economico per alcuni infermieri, tecnici e studenti meritevoli per integrare stipendi e continuare gli studi. La presenza sul posto di personale specializzato è di fondamentale importanza per il mantenimento del servizio sanitario offerto dalle piccole cliniche. Risulta infatti sempre più difficoltoso mantenere operativi questi presidi per via della mancanza di personale idoneo e sufficientemente preparato.
Il giovane cammina più veloce, ma l’anziano conosce la strada.
CORAGGIO
Se c’è una cosa che si ammira di questo popolo è il coraggio e la determinazione di saper andare avanti, il saper sorridere nonostante le tante difficoltà che si trovano a vivere la quotidianità. Difficoltà dovute all’assenza di lavoro, di progettualità per il futuro, dei servizi primari per una vita più dignitosa. Nonostante ciò, pur rimanendo legati alla propria cultura non manca, a questo popolo ed in particolare alle donne, la voglia di mettersi in gioco ed investire per la propria terra e per la propria vita.
Durante il 2017 l’associazione ha sostenuto e realizzato un progetto nella comunità di Attat, nella diocesi di Endeber. Nel 2018 con grande soddisfazione ha inaugurato il suo primo mulino. Il mulino rappresenta per il villaggio una possibilità in più per la macinazione dei cereali prodotti, portando un guadagno per la popolazione ed un risparmio notevole di tempo evitando di percorrere molti km per raggiungere il mulino più vicino. Il progetto assume un valore aggiunto soprattutto perché è nato su iniziativa di un gruppo di donne che si sono costituite come cooperativa che provvede alla gestione e mantenimento del mulino, oltre che a sostenere diversi nuclei familiari. Un bell’esempio di investimento e progettualità per il loro futuro.
La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti, per questo il suo breve tempo le basta.
TEMPO
Il tempo per questo popolo è quello che caratterizza il susseguirsi delle azioni giornaliere. Un tempo che scandisce il ritmo della loro vita, un tempo dilatato che comprende il lavoro, la casa, la natura, la cura della famiglia, la preghiera, la tradizione, il riposo. Poco è il tempo per le distrazioni, gli svaghi, il superfluo. Il tempo è la sfida per la continua sopravvivenza. Ma per chi sa guardare oltre, sa porsi domande, è anche il tempo per pensare, progettare, realizzare nuove prospettive di vita.
Durante quest’anno ancora un progetto in fase di realizzazione e sostegno nella comunità di Fullasa. Sempre convinta del suo agire, l’associazione continua con l’aiuto alla clinica, con il sostegno economico al personale operante nella struttura, e con l’aiuto alla scuola attraverso la fornitura di merende e materiale scolastico per gli studenti.
Ciò che cresce lentamente mette radici profonde.
CALORE
Il calore in Etiopia non è solo quello del caldo umido o piovoso che si respira durante l’anno, ma è anche e soprattutto il calore umano di un popolo che sa accogliere l’altro, sempre pronto ad andare incontro , a sostenersi e condividere anche quel poco che si ha. È il calore che traspare dai sorrisi e dagli sguardi, è la gioia con cui vivono nonostante le difficoltà.
In fase di realizzazione un altro progetto ambizioso: la realizzazione di un mulino presso la comunità dei ‘’Gumuz’’ , nella diocesi di Endeber. Un popolo isolato, discriminato, quasi dimenticato in uno sperduto territorio di questo paese. Un luogo dove manca praticamente tutto. I ‘’Gumuz’’, discendenti di antiche tribù di cacciatori, vivono in una condizione di estrema povertà. La realizzazione di questo mulino porterebbe, in qualche modo, ad una valorizzazione del territorio in cui vivono, oltre che offrire una possibilità concreta di sostentamento, nell’ottica di un futuro migliore.
Ciò che il cuore desidera ardentemente fa muovere le gambe.